Castello di Ama: il Chianti Classico degli antichi splendori

Tra le provincie di Firenze e Siena sorge il Borgo di Ama, un luogo dal fascino unico. Arte, storia e vino, una triade che poi è l'anima dell'Azienda vitivinicola Castello di Ama. Un castello che, se potesse parlare, racconterebbe storie di dame e cavalieri, di Granduchi e famiglie altolocate; le stesse, quest'ultime, che probabilmente hanno assaporato il Chianti Classico degli antichi splendori.
Chi ebbe occhio fu Tommaso Carini che iniziò una nuova produzione enologica coinvolgendo tre amici (GianVittorio Cavanna, Lionello Sebasti e Pietro Tradico). Nel 1982 entra in azienda Marco Pallanti, giovane enologo proveniente dall’università di Bordeaux. Oggi l’azienda è alla seconda generazione delle famiglie Carini, Tradico e Sebasti.
Sono cinque in tutto, i vigneti di Ama, e sono collocati tutti ad un'altitudine compresa tra i 420 metri e 527 metri s.l.m. Il Vigneto San Lorenzo fu acquisito dalla proprietà nel 1972, il primo cru è stato prodotto tra il 1982 ed il 1990 ed oggi è il nucleo centrale del Sangiovese che origina la Gran Selezione Castello di Ama San Lorenzo. Il Vigneto Bellavista si distingue per aver generato l'omonima selezione dalle Vendemmia del 1978 ed è tra le più antiche del Chianti Classico, prodotta dal 1978 con uve Sangiovese (80% circa) con il complemento della Malvasia Nera. Dalla Vigna L’Apparita ne è scaturito, nel 1985, un importante vino culto omonimo alla vigna, capostipite dei Merlot Toscani. Il Vigneto La Casuccia, che ha dato vita alla Gran Selezione di Chianti Classico Castello di Ama Vigneto La Casuccia è prodotta dal 1985 con uve Sangiovese (85% circa) con il complemento del Merlot, in pochissime bottiglie e soltanto nelle annate straordinarie. Infine, il Vigneto Montebuoni, acquisito e reimpiantato dal Castello di Ama nel 1997.
Ogni anno vengono prodotte in media circa 320.000 bottiglie di vini suddivise tra le etichette di Chianti Classico e IGT.